Sardegna d’inverno, si lavora per un turismo al top tutto l’anno

La Sardegna ha i suoi prevedibili picchi turistici durante la bella stagione, ma questo non vuol certamente affermare che d’inverno l’Isola non possa mostrare le sue (tante) potenzialità. E a confermare il fatto che sempre più turisti amano scoprire questo territorio anche durante la stagione più fredda (che però in Sardegna acquisisce temperature non certo polari!) sono gli ultimi dati forniti da AssoturismoConfesercenti, secondo cui nei giorni a cavallo dell’Immacolata ben il 78% delle camere d’albergo dell’Isola era prenotato. Insomma, il turismo invernale in Sardegna può essere ancor più di oggi una fonte di sviluppo sulla quale poter investire.

Ad ogni modo, qualcosa (e tanto) si può fare ancora. Carlo Amaduzzi, presidente dell’AssoHotel Sardegna, ricorda – ne ha parlato un recente articolo del quotidiano L’Unione Sarda – come “registrare per due giorni il pienone per poi avere la struttura vuota le due settimane successive non ci permette di programmare la stagione su punti fermi. Certezze indispensabili per pianificare gli investimenti e le assunzioni stagionali. Bisognerebbe perciò sfruttare le iniziative folkloristiche che richiamano sempre più gente per attirare turisti anche dopo le feste e trasformare le vacanze lampo in soggiorni più lunghi”.

Non mancano comunque le buone iniziative utili per poter abbandonare l’idea di un’isola solamente estiva. Decine di borghi hanno ad esempio riscoperto l’ospitalità turistica mettendo a nuovo i valori dei propri quartieri storici, l’attrattività dei monumenti e quella degli antichi mestieri. Insomma, l’Isola potrebbe essere meglio integrata al proprio interno, dando vita a un vero e proprio museo diffuso.

“Tutelare e valorizzare adeguatamente i nostri tesori è un dovere, oltre che una grande opportunità” – aggiunge poi in tal proposito Gianfranco Battisti, che di Federturismo è presidente – “È indispensabile lavorare sulla promozione del nostro Paese come museo diffuso che deve attirare turismo colto e sostenibile, capace di apprezzare anche il ricco patrimonio meno noto del territorio, fatto di borghi, piccole città d’arte e parchi naturali”.

Insomma, non ci resta che attendere e poter assistere a un’offerta invernale turistica sarda più organizzata di quella di oggi. Nell’attesa, gli albergatori si arrangiano spesso con iniziative autonome per poter trasferire ai propri viaggiatori maggiori valori e maggiore utilità.

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