Anche se non è ancora noto se il volo 808 dell’Egypt Air sia precipitato nel Mar Mediterraneo per cause legate al terrorismo o meno, le tensioni e il clima di preoccupazione sopra Il Cairo sta generando delle ripercussioni negative sul turismo egiziano. Di fatti, l’impatto sull’industria del turismo egiziana e sull’economia del Paese è previsto essere in negatività, con tutto ciò che ne consegue sul fronte dell’intera produzione interna lorda della nazione nordafricana, che sul turismo poggia una buona parte delle proprie consapevolezze e delle proprie speranze di crescita nel breve, nel medio e nel lungo termine.
Già oggi il turismo rappresenta per il Pil egiziano una fetta in doppia cifra, pari all’11 per cento, e assorbe circa il 12 per cento di tutti i lavoratori del Paese. Il numero dei turisti in Egitto è in rapido calo, passando da 2,2 milioni di unità nel primo trimestre del 2015, a 1,2 milioni di unità nel primo trimestre 2016. Ma anche senza guardare le statistiche ufficiali, è sufficiente dare uno sguardo alle principali località balneari egiziane per avere una conferma: sono quasi deserte, e anche i principali siti turistici, come le piramidi e la Sfinge, ricevono sempre meno visitatori, nonostante rappresentino una delle eccellenze turistiche di tutta l’Africa.
Su tali premesse, è molto probabile che il nuovo disastro aereo sia in grado di peggiorare ulteriormente le statistiche. Quello avvenuto recentemente è infatti il terzo incidente aereo in pochi mesi, e quello precedente, a marzo, riguardava sempre un volo dell‘Egypt Air, dirottato da un uomo che sosteneva di avere addosso una cintura esplosiva, poi rivelatasi falsa. Il pilota è stato comunque costretto a effettuare un atterraggio di emergenza a Cipro. Più gravi le ripercussioni del volo dell’aereo russo Metrojet 9268, con 224 persone a bordo: il velivolo è esploso a nord del Sinai dopo meno di 30 minuti dal decollo dall’aeroporto egiziano di Sharm el Sheikh.
Rimane ora da capire che cosa accadrà nel prossimo futuro, visto e considerato che il mercato del lavoro e l’economia egiziana sta risentendo pesantemente della contrazione economica. A 5 anni dalla primavera araba, la situazione è drasticamente peggiorata, e gli spiragli per il futuro sembrano essere molto, molto deboli.